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Nel bar del mio rione, si passa la sera giocando a scopone,
parlando di sport, si vive fra gente alla mano che t'offre il bicchiere o il mezzo toscano e ti chiama giuvnòt (giovanotto)! C'è chi grida imprecando alla sorte, c'è chi ride un po' troppo forte, c'è chi prende una vecchia chitarra e ti canta "Mio caro ideal". Nel bar del mio rione ritrovi la vita, la faccia pulita di questa città. Il tempo quaggiù si è fermato, col dito puntato sull'ora più bella di qualche anno fa. Senti ancora parlare di Orsi, di Carnera, di Binda e Robic, vedi ancora la foto di Coppi, dedicata agli amici di qui. Nel bar del mio rione, juke-box e transistor, la televisione non sanno cos'è. .............................................................. La musica qui la fa il fante, che batte bastoni, accusa tarocchi e risponde col re. C'è il pittore con pizzo e basette che ti parla del grande Manet, c'è chi bara giocando a tresette, poi ridendo ti paga un caffè. Nel bar del mio rione, si entra ridendo e si ha l'impressione di essere un re. Si vive fra gente alla mano che t'offre il bicchiere o il mezzo toscano, che fa la partita, che prende la vita per quello che è. |
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